Cinema

Un filmetto di una scemenzità totale, con il povero Toni Servillo affannato da una personal trainer sciroccata, se non fosse che nella prima scena c’è Luca Marinelli che scompare subito salvo ripresentarsi nell’ultimo quarto d’ora e farmi ammazzare dalle risate con questo personaggio che sembra una via di mezzo fra il tossico di Ostia di Non essere cattivo e lo zingaro, ma qui molto molto più scemo, di Lo chiamavano Jeeg robot.

Se resistete alla fiera delle banalità dell’ora centrale il finale vale il film.