Pensavo ne avrei guardata solo la prima puntata, come a volte, quando non ho voglia di cose impegnative, faccio con serie che si propongono leggere, e invece le ho viste tutte e sette, le mini puntate svedesi di meno di mezz’ora l’una, dove Amanda gestisce, con la sorella e una madre svampita, un’impresa traballante di allestimento di piccole scenografie per matrimoni e feste varie.
Il tema principale è la sfortunata ricerca di un buon compagno, persa fra gli incontri su Tinder e feste sconclusionate.
Il finale …. il finale non lo dico, in qualche modo, e con un po’ di generosità, lo si può dire aperto.
Nel suo insieme mi ha dato un’impressione di verità che ho apprezzato, anche se cominciano ad essere ripetitivi i contesti in cui gli uomini sono tutti, irrimediabilmente, quanto meno inadeguati.









